Mkoka: adozioni a distanza di Lisa Petri
Il mio viaggio in Tanzania ha avuto inizio il 26 novembre 2007. Dopo un bellissimo volo, durante il quale ho avuto il piacere di ammirare il deserto del Sahara in tutta la sua immensità. Sono arrivata a DAR ES SALAAM la sera intorno alle 22,30, ad aspettarci c’era il missionario che abita nella sede di Upanga, la più vicina all’aeroporto. Dopo aver trascorso la notte nella Missione siamo partiti in direzione di Kongwa. Durante il viaggio siamo stati vittime di un incidente; abbiamo rischiato di uscire fuori strada ma per fortuna il nostro valoroso autista è riuscito a tenere sotto controllo la situazione. Dopo circa 8 ore, finalmente, siamo arrivati a Kongwa, dove eravamo attesi dai missionari locali. Il 3° giorno è iniziata la vera avventura in terra d’Africa, siamo andati sul luogo dove è stata costruita la scuola secondaria per verificarne lo stato di avanzamento lavori e lì abbiamo dato il nostro piccolo contributo nel completamento di alcuni lavori di rifinitura. Che emozione poter lavorare con le persone che stavano operando alla realizzazione della scuola; nei loro volti si leggevano determinazione e convincimento nel perseguire l’obiettivo comune a tutti: rendere possibile l’inaugurazione della scuola, fissata per la fine della settimana successiva. Ci siamo trattenuti due giorni a Kongwa poi abbiamo proseguito il nostro viaggio facendo visita alle altre missioni sparse per la regione di Dodoma. Abbiamo trascorso qualche giorno nel villaggio di Mkoka, dove Gabnichi ha realizzato l’asilo NAZARETH e dove vivono i nostri bambini sostenuti a distanza. Il missionario che si occupa della gestione dell’asilo e delle adozioni a distanza non era a conoscenza del mio arrivo, ho pensato di presentarmi lì senza preavviso per verificare il reale andamento dell’asilo e soprattutto le condizioni dei bambini. Nel constatare che l’organizzazione è molto funzionale e attenta ai bisogni di tutti, (molto curata la condizione igienica), ho rilevato la presenza di circa cento bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni che sono costantemente seguiti da tre ottime maestre.Al mattino, nelle loro classi, imparano la lingua nazionale SWAHILI e le basi della lingua inglese. In tarda mattinata, quotidianamente, viene distribuito loro un pasto caldo e nel primo pomeriggio hanno tempo per giocare tutti insieme nel cortile antistante l’asilo. E’ stato bello ed emozionante vederli correre sereni, spensierati, tutti vestiti con gli stessi abiti scolastici, ho partecipato ai loro giochi ed erano loro che mi cercavano che mi toccavano che mi accarezzavano. Che sensazioni !!! Che emozioni !!!Nel partecipare ad alcune lezioni in classe ho anche avuto la soddisfazione di assistere alla consegna ufficiale dei diplomi di fine anno scolastico. Che spettacolo vedere quei bambini con quegli occhioni neri e profondi che al sentire il loro nome, abbassavano il capo per nascondere l’emozione e subito dopo l’applauso dei presenti lo rialzavano con soddisfazione perché qualcuno, con una carezza, gli diceva bravo. Tutto quello che Vi ho raccontato è stato possibile anche grazie al prezioso contributo dei “genitori adottivi” che stanno collaborando con Gabnichi per poter continuare a mantenere vivo l’asilo garantendo la formazione anche dei bambini dei villaggi limitrofi. I giorni trascorsi a Mkoka sono stati i più belli ed emozionanti della mia vita; in quel villaggio disperso nella savana, privo di energia elettrica, acqua corrente ed ogni altro comfort, ci ho lasciato un pezzo del mio cuore....il mio obiettivo è tornarci presto a riprenderlo! Andare via da Mkoka è stata una grande sofferenza ma altre missioni mi attendevano. Domenica 9 dicembre, come previsto, è stata inaugurata la scuola secondaria di Kongwa; è stata una bellissima giornata, molto emozionante! Ero l’unica rappresentante GABNICHI, sono stata incaricata a presenziare tutte le attività ufficiali. Oltre al discorso in lingua SWAHLI (tra le risate degli africani), il taglio del nastro e la prima firma nel libro delle presenze mi è stato assegnato anche un compito curioso: a lato della scuola sono stati piantati alcuni alberi, le piantine sono state interrate da ognuna delle persone legate in qualche modo alla scuola secondaria, quindi, con tanto di applauso finale ho avuto il piacere di dar vita ad uno degli alberi che, crescendo, farà ombra alle soleggiate giornate africane, così come avverrà nella scuola secondaria che nel corso degli anni farà “crescere” numerose ragazze africane. Il giorno dopo l’inaugurazione siamo ripartiti da Kongwa per ritornare verso Dar Es Salaam; il momento dei saluti è stato il più difficile, sono stata veramente male. Durante il ritorno a Dar Es Salaam abbiamo fatto sosta al Parco Naturale di Mikumi e siamo riusciti a vedere, da molto vicino, zebre, elefanti, giraffe, gazzelle… ed è stato molto affascinante. Devo dire grazie alla Tanzania se ho conosciuto i miei splendidi compagni di viaggio, i missionari del posto ma soprattutto i miei bambini, Loro saranno sempre con me non potrò dimenticarli. Tra i ricordi, che custodisco gelosamente, ho un’immagine che risplende nella mia mente: mentre, in macchina, mi allontanavo dal villaggio uno dei bambini, piangendo per me mi tendeva le braccia. Il giorno 12 dicembre 2007 abbiamo lasciato l’Africa con grande dispiacere…con la consapevolezza che non è stato un addio ma sicuramente un arrivederci a presto, molto presto!