Realizzazione di un pozzo
Molta della popolazione dei paesi in via di sviluppo è costretta a bere l’acqua che si conserva da una stagione all’altra delle piogge, con un clima che favorisce la proliferazione, in quell’acqua stagnante, di qualsivoglia tipo di batteri. Se si aggiunge, per i motivi più diversi, la scarsità di norme igieniche, il risultato ultimo è un elevato tasso di mortalità, soprattutto infantile. Non a caso la seconda causa di morte dopo l’AIDS, in Africa, è la dissenteria. Da qui l’impegno di Gabnichi nel cercare di dotare i vari villaggi di un pozzo dal quale ogni famiglia possa attingere quei 10/15 litri d’acqua al giorno per far fronte alle minime necessità alimentari ed igieniche, non dimenticando che ogni pozzo ha, in media, un bacino di utenza che spesso supera anche i 10 chilometri di distanza, naturalmente da percorrere a piedi e con i recipienti sulla testa; attività, questa, quasi sempre a carico delle donne. È proprio considerato tutto questo che l’associazione continua a cercare soggetti che sostengano il costo di un pozzo: circa 6.000-7.000 euro “chiavi in mano”, cioè comprensivo della ricerca dell’acqua, della perforazione, dell’intubamento, del montaggio della pompa, e quant’altro necessario. Ed è proprio grazie al prezioso contributo di un finanziatore che è imminente la realizzazione da parte di Gabnichi di un pozzo a Kibaigwa, un villaggio della Tanzania, dove di recente abbiamo ultimato la costruzione di una scuola secondaria. Studi geologici, infatti, hanno rilevato acqua in quantità sufficiente a giustificare la realizzazione dell’impianto, che permetterà alla Missione francescana presente sul posto d’incrementare il quantitativo d’acqua giornaliero da distribuire agli abitanti del villaggio di Kibaigwa. La comunità, che è andata crescendo negli ultimi anni, infatti, ha reso insufficiente il precedente approvvigionamento idrico proveniente, oltre tutto, da un pozzo situato ad una certa distanza dal villaggio stesso.
- Luogo: Kibaigwa - Tanzania
- Data: settembre 2006